Il lavoro del Maestro Marco Mancini è legato indissolubilmente alla città di Civitavecchia, fonte di ispirazione per numerose tra le sue più importanti creazioni artistiche.
Navalia è il dono che Marco offre alla sua città in occasione dei primi 25 anni di attività, celebrando la ricorrenza con una mostra espositiva ricca di capolavori dell’artigianato orafo provenienti dal Principato di Monaco e di opere dello stesso Maestro.
Gli oggetti artistici sono navi che salpano nell’immenso mare della storia. Proprio come “Navalia”, raffinato omaggio di Marco alla città natale. Un’opera d’arte senza tempo, ricca di minuziose rifiniture realizzate a mano, pietre preziose e simbolici riferimenti alla storia e alla tradizione marinara della città. Un capolavoro di oreficeria e tecnologia, un libro di straordinario valore dotato di complessi meccanismi di assemblaggio che consentono di sfogliarne i contenuti.
Per Navalia, sono stati lavorati 4,5 kg di argento laminato in oro 24 kt. La scultura in copertina raffigura un’antica bitta da ormeggio scolpita nel 1519, una testa di leone con un anello a punta di diamante tra le fauci, divenuto simbolo dell’opera di Marco Mancini.
L’INCISIONE CHE SOLCA IL TEMPO
Il lavoro del Maestro Marco Mancini è legato indissolubilmente alla città di Civitavecchia, fonte di ispirazione per numerose tra le sue più importanti creazioni artistiche.
Navalia è il dono che Marco offre alla sua città in occasione dei primi 25 anni di attività, celebrando la ricorrenza con una mostra espositiva ricca di capolavori dell’artigianato orafo provenienti dal Principato di Monaco e di opere dello stesso Maestro.
Gli oggetti artistici sono navi che salpano nell’immenso mare della storia. Proprio come “Navalia”, raffinato omaggio di Marco alla città natale. Un’opera d’arte senza tempo, ricca di minuziose rifiniture realizzate a mano, pietre preziose e simbolici riferimenti alla storia e alla tradizione marinara della città. Un capolavoro di oreficeria e tecnologia, un libro di straordinario valore dotato di complessi meccanismi di assemblaggio che consentono di sfogliarne i contenuti.
Per Navalia, sono stati lavorati 4,5 kg di argento laminato in oro 24 kt. La scultura in copertina raffigura un’antica bitta da ormeggio scolpita nel 1519, una testa di leone con un anello a punta di diamante tra le fauci, divenuto simbolo dell’opera di Marco Mancini.
Il gioiello è il corpo tangibile dell’emozione che lo ha ispirato.
Nel disegno che precede la sua realizzazione, l’orafo diventa l’alchimista che trasmuta l’invisibile in visibile. Un’arte guidata dal desiderio di rendere preziosi ed eterni attimi felici di vita.
L’onore più grande per un orafo è immortalare nei propri gioielli i capitoli eccezionali della vita di una persona, che lo indosserà con orgoglio.
Il gioiello è il corpo tangibile dell’emozione che lo ha ispirato.
Nel disegno che precede la sua realizzazione, l’orafo diventa l’alchimista che trasmuta l’invisibile in visibile. Un’arte guidata dal desiderio di rendere preziosi ed eterni attimi felici di vita.
L’onore più grande per un orafo è immortalare nei propri gioielli i capitoli eccezionali della vita di una persona, che lo indosserà con orgoglio.
Il gioiello è il corpo tangibile dell’emozione che lo ha ispirato.
Nel disegno che precede la sua realizzazione, l’orafo diventa l’alchimista che trasmuta l’invisibile in visibile. Un’arte guidata dal desiderio di rendere preziosi ed eterni attimi felici di vita.
L’onore più grande per un orafo è immortalare nei propri gioielli i capitoli eccezionali della vita di una persona, che lo indosserà con orgoglio.
Disegnare la propria vita attingendo dalle risorse interiori, in modo libero, pieno, generoso, Rimanere fedeli a se stessi donando agli altri, alla famiglia, alla comunità.
E’ questo il significato dell’invito che Papa Giovanni Paolo II ha rivolto ai fedeli: prendere in mano la propria vita e farne un capolavoro. E Marco lo ha fatto, abbracciando in modo completo l’insegnamento del Papa, realizzando il suo disegno di vita donando al mondo arte, tradizione, storia, cultura.
Le parole del Pontefice e l’esempio del Maestro: due vite che si incontrano anche sul piano personale. In tre occasioni, tra il 1994 ed il 2004, le creazioni di Marco ricevono la benedizione del Santo Padre, sigillando il legame profondo tra l’artista e il mondo della Chiesa Cattolica.
LA FEDE E’ LA CONOSCENZA DEL CUORE
Disegnare la propria vita attingendo dalle risorse interiori, in modo libero, pieno, generoso, Rimanere fedeli a se stessi donando agli altri, alla famiglia, alla comunità.
E’ questo il significato dell’invito che Papa Giovanni Paolo II ha rivolto ai fedeli: prendere in mano la propria vita e farne un capolavoro. E Marco lo ha fatto, abbracciando in modo completo l’insegnamento del Papa, realizzando il suo disegno di vita donando al mondo arte, tradizione, storia, cultura.
Le parole del Pontefice e l’esempio del Maestro: due vite che si incontrano anche sul piano personale. In tre occasioni, tra il 1994 ed il 2004, le creazioni di Marco ricevono la benedizione del Santo Padre, sigillando il legame profondo tra l’artista e il mondo della Chiesa Cattolica.
Ogni opera d’arte reca con sé il maestro che la realizza, la sua esperienza, le sue capacità, il suo lavoro. È figlia delle mani che l’hanno creata e con orgoglio ne porta un segno riconoscibile all’occhio umano, che permetterà, ora e sempre, di legare la creazione al nome dell’autore, parlando al contempo di lui e della sua storia. Una M tondeggiante e avvolgente richiama l’identità di Marco; salvifici delfini raccontano delle sue radici, in un simbolismo di tradizione ed antica memoria.
Ogni opera d’arte reca con sé il maestro che la realizza, la sua esperienza, le sue capacità, il suo lavoro. È figlia delle mani che l’hanno creata e con orgoglio ne porta un segno riconoscibile all’occhio umano, che permetterà, ora e sempre, di legare la creazione al nome dell’autore, parlando al contempo di lui e della sua storia. Una M tondeggiante e avvolgente richiama l’identità di Marco; salvifici delfini raccontano delle sue radici, in un simbolismo di tradizione ed antica memoria.
Ogni opera d’arte reca con sé il maestro che la realizza, la sua esperienza, le sue capacità, il suo lavoro. È figlia delle mani che l’hanno creata e con orgoglio ne porta un segno riconoscibile all’occhio umano, che permetterà, ora e sempre, di legare la creazione al nome dell’autore, parlando al contempo di lui e della sua storia. Una M tondeggiante e avvolgente richiama l’identità di Marco; salvifici delfini raccontano delle sue radici, in un simbolismo di tradizione ed antica memoria.